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ALTO PESARESE - Il Consorzio di Bonifica Marche ha implementato misure di ricostruzione e sicurezza nell’area dell’Alto Pesarese, colpita dalla devastante alluvione del 15 settembre 2022.
Un esempio significativo è la ricostruzione del ponte di Frontone, fondamentale per i residenti che, prima, dovevano affrontare lunghi percorsi alternativi per accedere ai servizi essenziali. Le autorità, pur riconoscendo i due anni e mezzo necessari per i lavori, sottolineano come la zona fosse "del tutto irriconoscibili intransitabili" prima della ricostruzione.
L’infrastruttura ricostruita è cruciale anche per il turismo, collegando la funivia del Montecatria e Fonte Avellana. I nuovi ponti sono stati progettati a campata unica per migliorare il flusso dell’acqua, con travi prefabbricate su fondazioni e supporti elastomerici per gestire carichi e attività sismiche. Come è stato detto, la notte dell’alluvione "tutto era distrutto tutto era devastato".
L’attenzione si sposta poi su Cantiano, dove si è intervenuto dopo quella che è stata definita "una bomba d’acqua", che ha causato lo spostamento di un’enorme quantità di materiale. Il Consorzio sta rimuovendo e riutilizzando questo materiale, con un budget di 1 milione di euro stanziato per sei interventi.
Le autorità evidenziano un cambio di approccio, orientato a misure proattive e alla gestione completa dei corsi d’acqua, piuttosto che a interventi frammentari. L’obiettivo è prevenire disastri simili e garantire la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti.