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SASSOCORVARO - Il tour di Matteo Ricci nei comuni marchigiani, in vista delle prossime elezioni regionali, ha fatto tappa all’ospedale Lanciarini di Sassocorvaro. Davanti alla struttura sanitaria, l’europarlamentare e candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione, affiancato dalla candidata Pd al Consiglio regionale Alessia Morani, ha organizzato un presidio di protesta insieme a un gruppo di cittadini.
"Dobbiamo fare un bilancio dopo 5 anni di governo Acquaroli, che nel 2020 aveva promesso che questa struttura sarebbe ritornata totalmente pubblica, ma in 5 anni non è successo nulla, giacché in 5 anni la struttura è rimasta esattamente come era: il privato che era qui è rimasto e non è stata fatta neppure la gara che avevano promesso di fare per la gestione della struttura", ha dichiarato Ricci. "A questa struttura sono stati tolti 4 milioni di fondi: e togliere fondi a questa struttura significa che le persone si debbono andare a curare da un’altra parte. Inoltre, è successo addirittura che dal 2023 in avanti sono state chiuse le liste per le prenotazioni, perché il budget era terminato, ed è anche successo, purtroppo, che questo punto di assistenza doveva diventare un punto di primo intervento. Anche in questo caso non è successo assolutamente niente, anzi, è accaduto che è stato dimezzato il numero dei medici dell’118. Nel mese di maggio, la struttura ha avuto una mancata copertura del 52% di medici sulle ambulanze. Insomma, un territorio lasciato in grande difficoltà: nessuna delle promesse è stata mantenuta".
"Anzi, la situazione è addirittura peggiorata, qui a Sassocorvaro Auditore così come in tutta la regione Marche: sono aumentate le liste di attesa, è aumentata la mobilità passiva, 160 milioni di euro l’anno spendiamo nelle Marche per coprire le spese di marchigiani che vanno a curarsi in Emilia Romagna e in Lombardia, mentre un marchigiano su 10 non si cura più. Nel Montefeltro c’è un problema enorme di saturazione del Pronto Soccorso di Urbino, e quindi investire sulla sanità pubblica diventa necessario, per dare risposte che i cittadini attendono. Cambieremo, cambieremo fortemente: innanzitutto a livello nazionale dobbiamo investire almeno il 7% del Pil sulla sanità, altro che aumento delle spese militari. E dobbiamo farlo perché senza sanità pubblica non c’è il diritto alla salute per tutti", ha concluso Ricci.
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