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PESARO - I Carabinieri di Pesaro hanno eseguito il 24 giugno un’ordinanza di misure cautelari personali nei confronti di quattro soggetti , ritenuti gli autori materiali dell’incendio divampato l’11 aprile 2025 presso lo stabilimento industriale Sigilla di Pesaro. Le misure, emesse il 18 giugno dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pesaro , riguardano tre pluripregiudicati di Cerignola – due dei quali sottoposti a custodia cautelare in carcere e uno agli arresti domiciliari – e un soggetto dimorante a Jesi, con precedenti penali, a cui è stato applicato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Dei quattro soggetti colpiti da misura cautelare, solo uno risulta al momento irreperibile ed è attivamente ricercato.
Il provvedimento scaturisce da una complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura di Pesaro ed eseguita dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale locale. L’indagine è iniziata all’indomani del grave evento delittuoso che ha suscitato clamore e diffusa preoccupazione, in particolare nel settore dell’imprenditoria locale. L’11 aprile 2025, intorno alle 21, si è sviluppato un vasto incendio all’interno del capannone industriale di circa 2.500 metri quadrati, situato a Pesaro in via Mario Ricci, sede della ditta Sigilla Srl, azienda che produce imballaggi in cartone. Diverse squadre dei vigili del fuoco si sono avvicendate sul posto, completando le operazioni di spegnimento e messa in sicurezza dello stabile nel primo pomeriggio del giorno seguente. Le fiamme hanno distrutto completamente il contenuto dell’area produttiva, causando ingenti danni, stimati tra 1,6 e 3,3 milioni di euro, con la compromissione anche della struttura.
Nel contesto degli immediati accertamenti, oltre all’acquisizione delle testimonianze di numerose persone informate sui fatti, gli inquirenti hanno acquisito tutti i filmati registrati dai sistemi di sorveglianza interni ed esterni dello stabilimento interessato dalle fiamme, nonché quelli dislocati lungo le strade limitrofe. Dall’analisi delle immagini è stato possibile stabilire che quattro soggetti, giunti a bordo di un’autovettura utilitaria, sono penetrati all’interno del capannone industriale dopo averne forzato il portone d’ingresso e, utilizzando del liquido infiammabile contenuto in una bottiglia, hanno innescato l’incendio. Subito dopo, si sono allontanati dal luogo sempre a bordo della stessa autovettura, la cui targa è stata successivamente individuata attraverso l’analisi dei veicoli in ingresso e uscita dal centro urbano di Pesaro, registrati dal sistema TargaSystem. Si trattava di una vettura noleggiata in provincia di Torino da una persona completamente estranea alle indagini.
Questo veicolo era munito di un sistema di localizzazione satellitare, il cui tracciamento da parte degli investigatori ha portato all’identificazione certa dei quattro autori del reato e all’esatta ricostruzione degli eventi antecedenti e successivi all’incendio, attribuendo ai singoli indagati ruoli e compiti nella realizzazione dell’evento criminoso. La lettura dei dati acquisiti ha evidenziato che l’autovettura era partita da Cerignola nel pomeriggio dell’11 aprile, aveva raggiunto la città di Pesaro pochi minuti prima dell’incendio percorrendo l’autostrada A/14, e infine era tornata a Cerignola, effettuando una serie di soste presso alcune aree di servizio, abitazioni e distributori di carburante dislocati lungo il tragitto.
Sulla base degli elementi raccolti, sono stati eseguiti ulteriori approfondimenti investigativi, tra cui l’analisi incrociata dei dati del sistema di localizzazione Gps del veicolo e delle immagini delle telecamere di sorveglianza presenti nei luoghi in cui i quattro soggetti avevano effettuato le soste. In molti casi, è stato possibile ottenere immagini nitide dei soggetti, anche con riferimento a dettagli somatici e dell’abbigliamento, così da poterli collocare con certezza sul luogo del delitto. Infine, sono seguiti ulteriori, complessi accertamenti finalizzati all’attribuzione dell’identità a ciascun soggetto ripreso dai vari sistemi di sorveglianza. Sono tuttora in corso indagini che hanno la finalità di stabilire il coinvolgimento di altri soggetti nell’evento delittuoso.
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