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FANO – Tragedia sfiorata ieri pomeriggio ai Bagni Cafè Arzilla di Fano, dove una bambina di 35 mesi è caduta in piscina rischiando di annegare. La piccola era finita in arresto cardiaco, ma il tempestivo intervento di bagnanti, bagnini e titolari del locale ha scongiurato il peggio.

Si sono resi conto dell’accaduto e sono intervenuti immediatamente, riuscendo a rianimare la bambina anche con l’uso di un defibrillatore. Nel frattempo, è arrivato il personale del 118 che ha trasportato la piccola all’ospedale Salesi di Ancona per precauzione.

"Ho sentito la mamma della bambina questa mattina, sta bene, riconosce la madre, respira, ha ancora un po’ di acqua nei polmoni ma sta bene", ha raccontato Nicola Tanfani, titolare dei Bagni Cafè.

Tanfani ha poi ricostruito l’accaduto: "Un bagnante l’ha vista a pancia in giù nella piscina (profonda 113 centimetri), l’ha presa subito e l’ha portata da me. Sono entrato subito in infermeria e ho eseguito le manovre di emergenza. Nel frattempo avevamo già allertato il 118. Con me c’era anche il dottore Montesi, un bagnante della spiaggia, che in quel momento mi ha affiancato".

"Il cuore della bambina non batteva più, abbiamo usato il defibrillatore ed è tornato a battere ma il respiro era comunque debole – ha affermato Tanfani – abbiamo così eseguito due respirazioni ed è uscita un po’ di bava, poi altre due e finalmente è uscita l’acqua ed è tornata a respirare".

"Nel giro di sette minuti – ha concluso il titolare – il personale medico era lì, ma a noi è sembrato un’eternità visto ciò che stavamo affrontando". Sulle cause dell’episodio, Tanfani ha spiegato che "il padre era in spiaggia, la madre aveva lasciato la bambina alla sorella per andare un attimo in bagno e, nel tempo che il marito ha impiegato per venire verso il baby park dove si trovavano le due sorelle, è successo tutto. Davvero una questione di minuti". La bambina, sebbene in buone condizioni, è rimasta sotto osservazione all’ospedale Salesi di Ancona per ulteriori accertamenti.

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